martedì 21 settembre 2010

Manifestazione per SAKINEH del 10 settembre







Grazie a tutti quelli che c'erano e a tutti quelli che avrebbero voluto esserci.

P.S.: se qualcuno avesse delle altre foto sarebbe bello aggiungerle

martedì 7 settembre 2010

Salviamo SAKINEH _ SIT-IN Venerdì 10 settembre

I Verdi di Piacenza, che hanno aderito all'appello per impedire la lapidazione Sakineh Mohammadi Ashtiani, hanno organizzato per venerdì 10 settembre dalle 20,30 in poi un sit-in in piazzetta S. Francesco.
Bisogna impedire che questa barbarie si compia: chiediamo a istituzioni, partiti, associazioni, movimenti e cittadini di partecipare al presidio 'senza bandiere di partito'. Non si tratta di una battaglia di parte ma di una mobilitazione per mettere finalmente fine ad atrocità, come la lapidazione, che non hanno ragione di esistere.
Se Sakineh dovesse essere lapidata saremmo di fronte ad una gravissima violazione dei diritti umani. La vita di Sakineh deve essere salvata! Per questo chiediamo sia all'Onu che all'Unione europea di intervenire immediatamente e senza indugi contro la violazione sistematica dei diritti umani che avviene in Iran, di cui questa barbara condanna è un esempio lampante.
Al sit-in sarà possibile firmare l'appello di Amnesty International in favore di Sakineh, ma anche quelli relativi agli altri detenuti iraniani in attesa di lapidazione.
Ai partecipanti saranno distribute candele per fare simbolicamente luce su questi casi di violazione dei diritti umani troppo spesso dimenticati.

lunedì 6 settembre 2010

Sakineh non deve morire, firma l'appello di Amnesty International


La storia di ANMESTY INTERNATIONAL ci insegna che la pressione internazionale sui governi è in grado di cambiare le sorti di chi ha subito ingiuste condanne.
Non consentiamo che Sakineh venga barbaramnte uccisa, firmiamo tutti l'appello di Amnesty International all'indirizzo: www.amnesty.it/pena_di_morte_Iran_lapidazione_adulterio
Approfitta dell'occasione per firmare anche gli altri appelli perchè Sakineh è solo una delle migliaia di vittime che meritano di non essere dimenticate.