domenica 25 luglio 2010

FIRMA e fai firmare

Petizione per il taglio delle spese militari in Italia
Rinunciando a nuovi caccia bombardieri, navi da guerra ed elicotteri militari si possono risparmiare 29 miliardi di euro, più di quanto il governo vuole racimolare con misure che produrranno il disastro sociale
La manovra finanziaria di Berlusconi e Tremonti produrrà un vero e proprio disastro sociale. Il governo, infatti, ha deciso di far pagare la crisi economica alle fasce più deboli della popolazione che non solo dovranno sopportare nuove imposte ma dovranno subire la riduzione dei propri stipendi e del proprio potere d'acquisto.
Esiste un'alternativa? Sì esiste ed è a portata di mano. Basta tagliare la spesa militari del nostro Paese per recuperare nuove risorse per mettere in ordine i conti pubblici e rilanciare l'occupazione.
Tagliando la commessa per 131 i caccia bombardieri F-35 si possono risparmiare 15 miliardi di euro. Altri 5 miliardi si possono recuperare dall'ultima trance del programma per l'acquisto di 121 caccia Eurofighter (per il quale sono già stati spesi 13 miliardi). Fermando l'acquisto delle 10 fregate 'FREMM' per la marina militare si risparmiano altri 5 miliardi di euro e fermando la commessa per 100 elicotteri NH90 restano a disposizione altri 4 miliardi di euro.
Complessivamente si possono reperire ben 29 miliardi di euro, di più di quanto Tremonti sia riuscito a mettere nella sua Manovra di 'lacrime e sangue' per i cittadini più deboli.
Noi Verdi facciamo nostra una frase dell'amato presidente Sandro Pertini che in un momento di difficoltà disse: 'Bisogna svuotare gli arsenali per riempire i granai' e ti chiediamo di sostenere le nostra petizione per il taglio delle spese militari italiane.
L'Italia non ha bisogno di caccia bombardieri e navi da guerra. Usiamo quei 29 miliardi per affrontare la crisi ed evitare il disastro sociale.

Trovi la petizione al seguente indirizzo:

http://www.verdi.it/petizione-svuotare-gli-arsenali-e-riempire-i-granai.html?view=petition&id=227

venerdì 23 luglio 2010

Salviamo MINA, la nonna quercia


Ci ha scritto una cara amica padana, Nonna Quercia, un albero di 300 anni che vive maestoso e solitario a Castelvetro piacentino, vicino al Po. Uno degli ultimi esemplari della foresta planiziale che una volta ricopriva la Pianura Padana. E' la lettera di un Anziano Saggio della comunità che chiede aiuto, perché gli uomini vogliono cancellarlo... Cancellando, insieme a lei, una parte di sé stessi. Abbiamo deciso di raccogliere il suo appello e di onorare questo Saggio, che ci ricorda chi siamo. Il finale lo scriveranno gli uomini e ci auguriamo, dal profondo del cuore, che sia silenzioso e pieno d’amore.